Nelle ultime settimane un nome relativamente nuovo a cominciato a circolare nel sottobosco del web: BeReal.
Si tratta di un’applicazione/social media particolarmente chiacchierata che, nella sua idea di base, è profondamente diversa da tutto ciò che abbiamo imparato a riconoscere come social media.
La prerogativa principale che la rende diversa da tutto ciò che già esiste é il suo basarsi sull’autenticità.
Gli utenti sono infatti chiamati a pubblicare le proprie foto senza filtri o effetti di post-produzione, dando una rappresentazione reale e genuina della loro vita.
Ad onor del vero, BeReal non è recentissima, dato che la sua prima apparizione risale al 2020.
Per diversi motivi, il suo nome ha iniziato prepotentemente a circolare solo in questi ultimi tempi, portando l’app a raggiungere la soglia dei 30 milioni di download.
Ma come funziona di preciso BeReal?
Scopriamolo!
Indice
ToggleSemplicemente… essere sé stessi!
L’idea di fondo sulla quale si basa BeReal é tanto semplice quanto controcorrente.
Una volta al giorno, l’applicazione stessa invierà una notifica a tutti gli utenti, che avranno due minuti di tempo per scattare e condividere due foto dal proprio smartphone (una con la fotocamera anteriore ed una con quella posteriore).
L’idea é quella di condividere un pezzetto della proprio quotidianità in maniera genuina e veritiera.
Nessun filtro, nessuna post produzione né contenuti creati a tavolino.
Soltanto attimi fuggenti della propria esistenza, catturati così come appaiono nella realtà.
Dopo 24 ore, all’arrivo della nuova notifica del giorno, tutti i contenuti precedenti vengono eliminati per fare posto ai nuovi.
Particolare curioso (e che per certi versi rappresenta il vero punto di distacco con tutto ciò che è venuto prima) é l’impossibilità di vedere i contenuti dei propri amici se durante la giornata in corso non si ha pubblicato.
É possibile inviare reazioni alle foto degli altri utenti ma, al contrario di ciò a cui siamo abituati, qui non esistono concetti come “follower” o “like”.
Niente “contatori della vanità” quindi, ma solo reazioni circostanziali che svaniscono dopo essersi manifestate… un po’ come accade nella realtà.
BeReal ed il Fattore TikTok
Scrollare il feed di BeReal é un’esperienza atipica.
Facendolo, si entra in contatto con una miriade di foto che difficilmente avrebbero una qualche attrattiva, all’infuori di questo contesto.
Un po’ come accade per TikTok, su BeReal non esiste un vero senso del bello.
Piuttosto, a farla da padrone é l’Anti-Estetica, la stessa che ritroviamo onnipresente proprio nel social di ByteDance, seppur con modalità e fini differenti.
PER APPROFONDIRE: Anti-Estetica – La (Vera) Rivoluzione di TikTok
Questa ricerca di genuinità, infatti, non può che portare ad un risultato del genere, dove tutto appare semplice, grezzo nella stessa maniera in cui si manifesta nella realtà.
Proprio la vicinanza concettuale con TikTok é indice di una medesima visione di fondo, poco interessata alla realtà patinata che ha dominato incontrastata negli anni d’oro di Instagram.
Non a caso, all’esplodere del fenomeno BeReal, TikTok é immediatamente corsa ai ripari, integrando nell’applicazione una funzionalità clone di BeReal, chiamata Now.
Moda Passeggera o Qualcosa di Più?
Con diversi gradi di “aggressività”, i social network hanno sempre prediletto un mettere in mostra la parte migliore delle nostre vite, senza disdegnare abbellimenti artificiali.
Questo perché, direttamente o meno, i social hanno sempre attribuito un grande valore al fattore estetico, Instagram su tutti.
Con BeReal accade però qualcosa di diverso, a cominciare dall’esposizione dei propri contenuti.
Se sui social tradizionali l’obiettivo é sempre quello di far arrivare a più persone possibile i propri post, BeReal si concentra su qualcosa di diverso.
In uno scenario che vuole sempre crescere e che fa del numero di follower un proprio tratto distintivo, come verrà metabolizzata una struttura che pone volontariamente delle barriera alla diffusione dei contenuti?
Sul lungo periodo, é davvero sostenibile un modello che non permette di visualizzare i post altrui se prima non si ha contribuito attivamente alla “costruzione” del feed?
Difficile dirlo; probabilmente lo scopriremo soltanto con il tempo.
Intanto, il fatto che una piattaforma come TikTok abbia proposto in tempo zero una sua versione di questo modello è indicativo di come, quantomeno, ci sia del potenziale.
Un domani BeReal potrebbe sparire con la stessa velocità con cui si è imposto ma, forse e soltanto forse, la sua eredità verrà raccolta e portata avanti lo stesso.
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